Si definisce trattamento delle acque reflue procedura di rimozione degli inquinati da un’acqua utilizzata per scopi sanitari o produttivi. Tale procedura può essere la combinazione di uno o più processi chimici, fisici e biologici; il suo obbiettivo è quello di rilasciare nell’ambiente un’acqua chiara e sufficientemente non inquinata.
Di solito un impianto di trattamento delle acque reflue comprende tre stadi, chiamati trattamento primario, secondario e terziario.
Vediamo nello schema seguente le varie parti funzionali di un generico impianto per il trattamento di acque reflue.
1. Filtrazione, disoleazione, desabbiatura (trattamento primario)
2. Vasca anossica di rilascio del fosforo
3. Vasca anossica di denitrificazione
4. Vasca di areazione
5. Sedimentatore
6. Disinfezione e abbattimento inquinanti particolari
7. Riciclo miscela areata nitrificata
8. Liquame e fango di ricircolo
A parte lo schema sopra mostrato, va comunque detto che non tutti gli impianti per acque reflue sono uguali. Infatti oltre ad una ben ovvia differenza di dimensionamento tra impianto e impianto, c’è soprattutto una differenza di tipologia. Il settore che riguarda la depurazione delle acque reflue è vastissimo e ogni caso va considerato a se.
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